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Credo

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« Non sapete che giudicheremo gli angeli? »
I Corinti, 6,3

Credo
che siamo Adam,
uomini e donne.
Tutti -
ognuno di noi, uomo e donna.
Finché il femminile non verrà integrato,
finché si leggeranno i libri sacri
solo in superficie
si continuerà a non sapere nulla
del femminile,
si continuerà a non riconoscere
gli « animali »
che dobbiamo « dominare » -
le nostre profondità.
Si continuerà a parlare di Dio -
o comunque lo vogliamo chiamare
con uno dei suoi infiniti nomi -
non comprendendo che gli Elohim
sono proiezioni,
che la verginità è ascolto.
Credo
che in potenza siamo dei.
Che Dio è nostra meta
e per ognuno -
uomo o donna -
metà da sposare.
Credo
che Myriam siamo tutti noi
quando ci apriamo alla verginità
dell'ascolto
e non ci dichiariamo guerre di ogni sorta.
Solo, aprirsi all'ascolto.
Credo
che le donne
picchiate,
velate,
uccise,
massacrate,
violentate,
malmenate,
offese,
insultate,
tradite,
inascoltate,
fraintese,
avvelenate
da un maschile senza il femminile -
dunque anche da altre donne incomplete -
non sono altro che il disvelamento tragico
di un errore.
Credo
che quando la smetteremo
di essere uomini e donne
in esilio da noi stessi -
uomini e donne
senza il femminile -
ma ci metteremo in cammino
per arrivare a essere frutto
di conoscenza e vita
pronto per la gioia -

allora saremo
anche noi
Terra finalmente fecondata,
Adamo felice,
allora saremo
in Dio -
allora saremo Dio.

  Cristina Bizzarri - 04/06/2015 23:35:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie a tutti, sto sentendo intensamente un libro, che per molti versi considero un’autoterapia, e ho tentato di mettere su carta - si fa per dire! - e, purtroppo, quanto mai a proposito proprio in questi giorni, quello che ne traggo.

 Robert Wasp Pirsig - 04/06/2015 19:40:00 [ leggi altri commenti di Robert Wasp Pirsig » ]

Carlinamarrone, saresti Linus per quella coperta, ma qui sei poeta e di taglia notevole.

 Arent Olig - 04/06/2015 00:54:00 [ leggi altri commenti di Arent Olig » ]

"Credo": un atto di libertà, che diventa una bella preghiera al giovane poeta siriano morto, ucciso dal Potere (associare al Potere l’Ordine è a rischio demagogia: che significato diamo alla parola Ordime? Anche il poeta "impone" il proprio ordina alla lingua; l’Universo vive perché ordinato. Che significa Ordine? Anche la libertà diviene bell’ordine).
Ma qui è facile cadere nello zelo inquisitorio: se non pensi secondo il grande profeta sei allora assimilabile ai peggiori regimi della Storia, se non tratti l:argomento del giorno sei in vacanza o pavido o asservito o non so che altro.
Senz’altro parliamo di un Potere che uccide poeti e scrittori, ma ricordiamoci che lo stesso miete vittime tra tutte le altre categorie sociali e tra i credenti di altre religioni, imclusi i cristiani. Prima di ogni definizione c’è l’Adam in tensiono verso l’Adamo. E grazie a Dio.

 Lorenzo Mullon - 04/06/2015 00:23:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Però sai, a pensarci bene, bisogna anche intendersi sul significato di "Dio".
Se è il "Dio" dell’amore e della gioia, siamo d’accordissimo.
Se è il "Dio" dell’Ordine e del Potere mica tanto . . .

Qui sulla Recherche si fa una fatica bestiale a rendere omaggio a un giovane poeta iraniano giustiziato senza processo in nome del "Dio" dell’Ordine e del Potere.
Un poeta pacifico, adottato persino dall’associazione americana PEN, che ha avuto l’unica colpa di cercare di mettere insieme poeti e scrittori di etnia araba e persiana in Iran, per tentare un incrocio di culture.

Come mai tutta questa fatica? Certo, non è una notizia attuale, nel senso che è avvenuto tutto più di un anno fa, ma non si sapeva niente, hanno steso una cortina fumogena sull’episodio.

C’è chi si rifiuta persino di indirizzargli una preghiera, perché? Forse perché adora lo stesso "Dio" dell’Ordine e del Potere degli ayatollah?

Forse questo qualcuno farebbe fucilare persino il Prevert di "Padre Nostro che sei nei cieli, restaci".
Oppure il Dostoevskij del "Grande Inquisitore". Oppure mille altri poeti e scrittori, me compreso.

I redattori della Recherche sono assenti. Avranno i loro motivi. Staranno alla finestra. Boh.
Possibile che una rivista letteraria qui in Italia esprima così poca solidarietà? E alcune posizioni davvero retrive, da fare accapponare la pelle?

 Silvia De Angelis - 03/06/2015 20:35:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Una sintesi simbiotica uomo donna, per una comprensione più profonda e un cammino di pari passo nel percorso d’esistenza
Sempre bello leggerti, buona serata,Cris,silvia

 Luciano Rosario Capaldo - 03/06/2015 20:09:00 [ leggi altri commenti di Luciano Rosario Capaldo » ]

Cristina innanzitutto grazie per avermi letto e commentato. Ho letto adesso la tua opera e francamente rimango colpito dalla semplicità che spesso tutti noi abbiamo fra le mani per poter capire di più e ci complichiamo la vita;tu lo esprime bene . Abbiamo ereditato una scarsa concettualità della coppia, dell’integrazione e dell’ascolto e forse la soluzione risiede proprio nell’impegno di cercare abbattere la grande barriera della incomunicabilità in un era di grande comunicazione ahimè solamente virtuale.Per questo dico e intanto le donne .... muiono ammazzate. Manca quella componente femminile in ogni maschile e per la stessa proprietà transitiva rimane incompleta la parte femminile.
Occorre dare una bivalenza ai nostri cromosomi; sarebbe molto più cristiano.
Buona serata Cristina e a presto rileggerci.
Luciano

 Lorenzo Mullon - 03/06/2015 18:51:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bello, crediamo alla stessa cosa

quindi saremo un’infinità di Dii, tutti diversi tutti uguali
e potremo giocare alla pari
come i bambini bravi, senza perdere quel po’ di sana dispettosità che è il sale della vita

mettiamoci subito in cammino!
magari qualche bagliore di questa meraviglia si può cogliere già adesso

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